sábado, 3 de noviembre de 2007

Relazioni tra ciò che si conosce

"Il prodotto della fantasia, come quello della creatività e della invenzione, nasce da relazioni che il pensiero fa con ciò che conosce [...]. E' Evidente che non può far relazione tra ciò che non conosce, e nemmeno tra ciò che conosce e ciò che non conosce. Non si possono stabilire relazioni tra una lastra di vetro e il pfzws. Si può invece stabilire relazioni tra una lastra di vetro e un foglio di gomma, per esempio. Sempre ammeso che l'individuo conosca sia il vetro che la gomma. Che cosa può nascere nel mensiero da una simile relazione? si può pensare ad un vetro elastico o a una gomma transparente. Questo è un pensiero fantastico, proprio perché non mi pare che ci sia oggi un vetro elastico come la gomma. L'immaginazione si mette in moto di conseguenza e mi pare di vederlo questo vetro elastico... che cosa succede se lo tiro? niente? sarà come uno strato d'acqua limpida? L'immaginazione comincia ad immaginarlo, a vederlo. La creatività può pensare a quealche uso proprio giusto per lui. L'invenzione può pensare alla formula chimica per produrlo.

"La fantasia quindi sarà piu o meno fervida se l'individuo avrà piu o meno possibilità di fare relazioni. Un individuo di cultura molto limitata no può avere una grande fantasia, dovrà sempre usara i mezzi che ha, quello che conosce, e se conosce poche cose tuttalpiu potrà immaginare una pecora coperta di foglie invece che di pelo. E' già molto, sotto l'aspetto della suggestione. Ma, invece che continuare a fare altre relazioni con altre cose, si dovrà ad un certo punto, fermare."

MUNARI, Bruno: Fantasia. (Diciottesima edizione). Editori Laterza. Roma, 2007; p 29.

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