viernes, 19 de marzo de 2010

Tres buenos lugares en Roma

... y todos muy cerca entre sí.

1. American Academy in Rome, o Academia Americana en Roma: una biblioteca espectacular (para aquellos interesados en la ricerca) que combina lo mejor de Italia con lo mejor de EEUU. O sea, tiene un enorme surtido de libros antiguos, incunables, papiros mohosos y demás, en distintos idiomas;esto juntao a mucha organizacion, modalidad open access, posibilidad de consultar Journals y limpieza... es el sueño de cualquier investigador. Entrando a dicha academia uno entiene como así Robert Venturi disfrutó tanto su estancia en Roma.


2. Tempietto di San Pietro in Montorio: a pocos metros de la AAR, en la Academia Española. Más allá de ser uno de los mejores ejemplos de arquitectura renacentista, y además de la alegría infinita que se siente al encontrar - por fin - la reja abierta, es un espacio genial. En un pequeño patio, un edificio cilíndrico, con todas partes que alguien que ha estudiado arquitectura clásica puede reconocer... y con algo mas, que tal vez se deba a las dimensiones reducidas que no disminuyen el excelente trabajo del espacio, o a la atmósfera del calma del lugar.

3. El mirador del Gianicolo (o Piazza Garibaldi). No solo es una de las mejores vistas de Roma, rivalizando con la que se tiene desde la cúpula de San Pietro; es un lugar tranquilo, fresco ma non troppo, un paseo a lo largo de las murallas con la ciudad a los pies, uno de esos lugares en los que la ciudad y la naturaleza se han sabido combinar de una manera excelente.

Un paseo que incluya estos tres lugares es altamente recomendable.

viernes, 12 de marzo de 2010

Alcuni consigli a uno studente di Architettura

La disciplina architettonica ha imboccato una strada sbagliata? Se fosse vero, come sostengo nei miei scritti, dobbiamo andare alle radici, alla formazione.

Con poche eccezioni, le scuole focalizzano il loro insegnamento solo su alcuni temi ed escludono le fonti più importanti d’ispirazione per la progettazione. E affermano al contempo di “liberare la mente dell’allievo per sviluppare la relativa creatività massima” ma, onestamente, non sanno come farlo. A volte la “condanna” di forma al di fuori del paradigma corrente è esplicita, a volte è molto sottile ma non meno potente nell’influenzare gli allievi. Il sistema porta a indottrinare con il linguaggio del Movimento moderno, mentre i docenti sono purtroppo incapaci di una critica al d fuori del suoi paradigmi e delle sue immagini iconiche. Essi stabiliscono per gli allievi che cosa è bene e che cosa è male senza fornire loro nessuna difesa logico-critica. E, come nelle sette religiose, à molto difficile che studenti e docenti si allontanino delle immagini approvate.

La creatività è possibile soltanto quando un allievo conosce le regole di funzionamento generali dell’architettura. E la ricerca d’idee innovatrici dipende dall’apprendimento delle tecniche già sviluppate che funzionano. Invece, le scuole offrono solo una finta creatività – il lavoro degli architetti alla moda – e si disinteressano se il loro lavoro sia inadatto al soddisfacimento dei bisogni umani. Quando poi ad allievi a cui non sono insegnate regole scientifiche verificate è suggerito di generare “originalità”, la creazione, elogiata dai docenti, è possibile solo copiano immagini “originali” prodotte dagli architetti alla moda.

Per aiutare, ecco un criterio per “smascherare” la progettazione auto-referenziale: “Un metodo è sbagliato quando non contiene un ciclo d’iterazioni, ossia un ciclo evolutivo che chiarisce le forme soltanto dopo molti passi, dove ogni passo è valutato e aggiustato secondo l’adattamento ai bisogni e alla natura umana”. Guardatevi bene dall’ispirazione “divina” di una forma che appare dal vuoto; non lasciatevi suggestionare da slogan politici o ideologici; guardatevi quando qualcuno disprezza quanto fatto nel passato antecedente al Movimento moderno. Guardatevi da un metodo progettuale ispirato da concetti astratti anziché dalle necessità dell’utente.

Le conferenze universitarie spesso presentano una confusione linguistica e visiva incredibile, una zuppa di parole e concetti assurdi, e ogni studente deve scoprire da solo cosa veramente succede mentre impara a guadagnarsi il diploma. È ovvio: tutti giocano per il potere. Non c’è nessun dialogo! Obbedienza assoluta! Le scuole di Architettura non hanno soluzioni da proporre per l’ambiente: le soluzioni “ecosostenibili” sono “high-tech”e dunque controllate dallo stesso potere economico globale che costruisce edifici-mostri. L’architetto del futuro si deve svegliare dall’indottrinamento.

Nikos Salingaros, San Antonio (Texas). En: "Il Giornale dell’Architettura", Nº 81, Febbraio 2010

martes, 9 de marzo de 2010

Sabes que llegaste a Roma porque...

- En el aeropuerto, el primer tramo de la escalera mecanica funciona, pero el segundo, no.
- De tres bandas transportadoras, la primera avanza, la segunda no y la tercera está cubierta de plastico.
- No hay boleterias de tren abiertas y todos dispensadores automaticos estan malogrados.
- 75% de la gente a tu alrededor esta fumando.
- Antes que llegue el tren al andén, el perifoneo anuncia que ese mismo tren esta "in partenza" (partiendo).
- La gente reclama, unos contra otros, por ese anuncio.

En defensa de la situacion dire que fui en tren gratis, porque nunca aparecio el revisor-cobrador...

Benvenuti a Roma!

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